QUEL PIACEVOLE FASTIDIO CHE VA INSEGUITO…

Il nostro cervello è un meccanismo antico e affascinante che ci guida affinché le nostre azioni non ci mettano in uno stato di pericolo. Percepisce come pericolo qualsiasi pensiero o azione che possa causare stress, consumo immotivato di energia o paura. In sostanza, quando ci troviamo in un ambiente familiare e confortevole, il nostro cervello è tranquillo. E ci fa stare sereni e beati.

Se proviamo a fare qualsiasi azione “fuori dal nostro stato di comfort”  ecco che iniziano i dolori.

  • Il dubbio viene a bussare sulla nostra spalla e a sussurrare di “evitare di fare figuracce”
  • Un brivido freddo ci percorre lentamente la schiena mettendoci sul “ Chi Va Là” 
  • La saliva fa spazio ad una felpa arrotolata sul palato.
  • Le gambe si cristallizzano e le ginocchia si fondono con le cosce

Questo perché le azioni che compiamo, sia a livello conscio che inconscio, sono legate al desiderio di evitare il dolore e ottenere piacere a breve termine. 

Tuttavia, il piacere a lungo termine è ciò che realmente ci porta a crescere, ad progredire, ad essere felici.

Il vero piacere di incontrare l’amore si trova dietro rifiuti, litigi, patemi d’animo 

Il vero piacere di avere un fisico atletico, è dietro sudore, crampi, sacrifici

Il vero piacere di avere una nuova conoscenza  è dietro ore di dedizione e pratica

Il vero piacere di trovare amici veri è dietro ore di ascolto, condivisione e frequentazioni

Il vero piacer di poter aiutare gli altri è dopo aver superato il timore del giudizio altrui…

Il vero piacere passa dal dolore, dal sacrificio, dal dubbio.

Dal “Chi me lo fa fare”…

Questo dolore è la porta che dobbiamo valicare a spallate.

Magari anche ogni giorno

E come fare per intraprendere questo viaggio nella sofferenza?

  1. Diamo un nuovo nome al dolore, “pizzicore interno” o “simpatico fastidio” per esempio. 
  2. Interroghiamoci su cosa veramente vogliamo. Dobbiamo essere specifici. 
  3. Diamo una risposta al perché lo vogliamo.
  4. Definiamo a diverse strategie per ottenerlo. Se una non funziona avremo sempre altre da mettere in essere). 
  5. Troviamo una figura, che già ha ottenuto quello che vogliamo e studiamo con attivo interesse cosa hanno fatto per arrivare lì dove vogliamo arrivare noi.
  6. Muoviamoci con costanza verso quel risultato, anche quando ci sentiamo demoralizzati, insoddisfatti, affranti.
  7. Cerchiamo aiuto da un coach, che ci aiuti sui punti qui sopra e che ci “metta in bolla” quando ci sentiamo sbilanciati.
  8. Troviamo un gruppo di pari che condivida con noi gli stessi desideri, e abbia lo stesso drive

E tu a che punto sei del tuo viaggio? 

Io sarei felice di poterti offrire ulteriore supporto.

Non esitare a contattarmi con un DM  per ulteriori informazioni, consigli personalizzati. 

Sarei veramente onorato di poterti assistere in ogni modo possibile.

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Marco Triggiani

I guide professionals toward success with awareness, curiosity and consistency.

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