Il nostro cervello è un meccanismo antico e affascinante che ci guida affinché le nostre azioni non ci mettano in uno stato di pericolo. Percepisce come pericolo qualsiasi pensiero o azione che possa causare stress, consumo immotivato di energia o paura. In sostanza, quando ci troviamo in un ambiente familiare e confortevole, il nostro cervello è tranquillo. E ci fa stare sereni e beati.
Se proviamo a fare qualsiasi azione “fuori dal nostro stato di comfort” ecco che iniziano i dolori.
- Il dubbio viene a bussare sulla nostra spalla e a sussurrare di “evitare di fare figuracce”
- Un brivido freddo ci percorre lentamente la schiena mettendoci sul “ Chi Va Là”
- La saliva fa spazio ad una felpa arrotolata sul palato.
- Le gambe si cristallizzano e le ginocchia si fondono con le cosce
Questo perché le azioni che compiamo, sia a livello conscio che inconscio, sono legate al desiderio di evitare il dolore e ottenere piacere a breve termine.
Tuttavia, il piacere a lungo termine è ciò che realmente ci porta a crescere, ad progredire, ad essere felici.
Il vero piacere di incontrare l’amore si trova dietro rifiuti, litigi, patemi d’animo
Il vero piacere di avere un fisico atletico, è dietro sudore, crampi, sacrifici
Il vero piacere di avere una nuova conoscenza è dietro ore di dedizione e pratica
Il vero piacere di trovare amici veri è dietro ore di ascolto, condivisione e frequentazioni
Il vero piacer di poter aiutare gli altri è dopo aver superato il timore del giudizio altrui…
Il vero piacere passa dal dolore, dal sacrificio, dal dubbio.
Dal “Chi me lo fa fare”…
Questo dolore è la porta che dobbiamo valicare a spallate.
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E come fare per intraprendere questo viaggio nella sofferenza?
- Diamo un nuovo nome al dolore, “pizzicore interno” o “simpatico fastidio” per esempio.
- Interroghiamoci su cosa veramente vogliamo. Dobbiamo essere specifici.
- Diamo una risposta al perché lo vogliamo.
- Definiamo a diverse strategie per ottenerlo. Se una non funziona avremo sempre altre da mettere in essere).
- Troviamo una figura, che già ha ottenuto quello che vogliamo e studiamo con attivo interesse cosa hanno fatto per arrivare lì dove vogliamo arrivare noi.
- Muoviamoci con costanza verso quel risultato, anche quando ci sentiamo demoralizzati, insoddisfatti, affranti.
- Cerchiamo aiuto da un coach, che ci aiuti sui punti qui sopra e che ci “metta in bolla” quando ci sentiamo sbilanciati.
- Troviamo un gruppo di pari che condivida con noi gli stessi desideri, e abbia lo stesso drive
E tu a che punto sei del tuo viaggio?
Io sarei felice di poterti offrire ulteriore supporto.
Non esitare a contattarmi con un DM per ulteriori informazioni, consigli personalizzati.
Sarei veramente onorato di poterti assistere in ogni modo possibile.